NewsMec: La lubrificazione industriale dal cuore “green”
La lubrificazione industriale dal cuore “green”
A Zanica (in provincia di Bergamo) opera Bellini Srl, società che vanta quarant’anni di esperienza nel settore della lubrificazione industriale. Oltre a un’ampia gamma di soluzioni (che comprende i lubrificanti vegetali dalle alte prestazioni e dal basso impatto igienico-sanitario Harolbio), Bellini propone soluzioni tailor made, realizzate anche in quantità limitate.
di Laura Alberelli Maggio-Giugno 2012
Bellini Srl è una realtà di riferimento nel campo della lubrificazione industriale, classificatasi tra i primi cinque produttori italiani di lubrificanti per uso industriale. Il suo programma di produzione è uno dei più completi disponibili oggi sul mercato: esso spazia dai fluidi per l’industria ai lubrorefrigeranti miscibili in acqua per il metalworking, dagli oli interi da taglio a quelli destinati all’autotrazione, dalle emulsioni per stampaggio e imbutitura alle soluzioni per lo stampaggio a caldo e a freddo, dai protettivi antiruggine agli sgrassanti per lavaggio metalli fino ai fluidi per l’elettroerosione.
Potenzialmente un’offerta così ampia soddisfa ogni tipo di esigenza in ambito meccanico. Ma se un cliente avesse comunque un’esigenza che non riesce ad appagare con le soluzioni disponibili a catalogo, Bellini è in grado di sviluppare, in cooperazione con l’azienda richiedente, prodotti tailor made (su misura), anche in piccoli quantitativi.
“Questa nostra flessibilità produttiva è indicativa della vasta conoscenza in materia maturata dall’azienda in tanti anni di attività. Non a caso, noi di Bellini siamo considerati dei veri e propri consulenti della chimica!”. Ad affermarlo è Marco Bellini, Chimico Industriale R&D nonché Amministratore Delegato di Bellini Srl, azienda certificata UNI EN ISO 9001:2008. “Sempre più spesso infatti le aziende che hanno un problema di lubrificazione, metalmeccanico e non solo, si rivolgono a noi per un aiuto concreto. La nostra competenza nel settore ci viene da tempo riconosciuta, tanto da venire paradossalmente interpellati anche per risolvere problemi legati a prodotti non nostri ma della concorrenza. La fiducia che i clienti ripongono in noi è un motivo di grande gratificazione, ed è uno stimolo a proseguire il cammino evolutivo che abbiamo intrapreso qualche anno fa alla continua ricerca di nuovi prodotti e di nuovi mercati applicativi”.
Il cammino evolutivo a cui fa riferimento Marco Bellini risale al 2007, quando cioè nel pieno boom della “green economy”, in Bellini si è deciso di “cavalcare l’onda” sviluppando un prodotto completamente nuovo rispetto allo standard aziendale, e che avesse al tempo stesso tutte le carte in regola per diventare un potenziale “driver” nel mercato dei lubrificanti “green”. Da qui è nata la volontà di spostare il baricentro della Bellini verso prodotti ecologici, “verdi” non solo da un punto di vista ambientale ma anche per le aziende che scelgono di adottarli. Nasce da qui la linea Harolbio per lavorazioni meccaniche, di cui ci parla più approfonditamente Marco Bellini: “Ci definiamo produttori di lubrorefrigeranti per il metalworking indipendenti, perché la nostra nuova linea di prodotto Harolbio è completamente svincolata dal petrolio.
I lubrificanti Harolbio presentano una serie di vantaggi tecnico prestazionali veramente eccellenti. Come se non bastasse, già in fase laboratoriale, ci siamo resi conto che questi nuovi fluidi hanno un impatto igienico–sanitario nettamente più basso rispetto agli oli di origine minerale. I benefici di Harolbio dunque non sono solo ad appannaggio dell’ambiente ma anche dell’azienda che li utilizza. Harolbio nelle lavorazioni meccaniche assicura infatti una maggiore resa degli utensili, una più lunga durata delle macchine, un ambiente di lavoro sano, privo di odori, fumi, perdite di olio, … dove non si rende più necessario effet¬tuare periodici controlli medici sui dipendenti, in quanto non sussiste più un contatto diretto con elementi pericolosi (proprio perché Harolbio è un olio di origine vegetale)”.
La lavorazione dei metalli si fa “ecologica”
La linea Harolbio (come del resto buona parte dei prodotti Bellini) è frutto della proficua collaborazione tra il laboratorio di ricerca e sviluppo Bellini e diversi centri di ricerca universitari.
I prodotti Harolbio, destinati alla lavorazione di metalli, sono formulati con materie prime provenienti da fonti rinnovabili e biodegradabili. L’utilizzo di esteri di derivazione naturale geneticamente e chimicamente modificati, abbinata a una tecnologia produttiva all’avanguardia, rappresentano il “cuore pulsante” dei prodotti Harolbio. A parlarci della filosofia che sta dietro al progetto è, ancora una volta, Marco Bellini: “Con Harolbio, Bellini ha saputo leggere nelle richieste espresse e inespresse dei propri clienti la necessità di colmare una lacuna dei prodotti per le lavorazioni meccaniche. Da anni, infatti, nel mercato dei lubrificanti industriali sono presenti oli lubrificanti a base di esteri di sintesi, ma questi spesso, nonostante i vantaggi provenienti dall’assenza di olio minerale, danno nel tempo problemi di stabilità termoico-ossidativa, con conseguente formazione di lacche e residui, e scarsi benefici per la formazione di fumi e nebbie e, a volte, sono caratterizzati da scarsa biodegrabilità e rinnovabilità”.
Gli oli Harolbio assicurano una maggiore stabilità all’ossidazione rispetto agli oli vegetali tradizionali e a quelli insaturi, dispongono di un elevato potere lubrificante grazie a un coefficiente di attrito ridotto del 30% anche in assenza di additivi EP e hanno una biodegradabilità superiore al 90%. Il loro impiego garantisce poi una completa rinnovabilità, un elevato punto di infiammabilità non riscontrabile in nessun’altra tecnologia formulativa, una totale assenza di olio minerale e quindi anche di tracce di I.P.A. (idrocarburi policiclici aromatici). Oltre all’assenza di odori sgradevoli del fluido durante l’uso, Harolbio possiede un alto punto di fumo, elevata tollerabilità igienico-sanitaria-ambientale e totale atossicità: se l’olio minerale presenta un valore di T.L.V. (Valore Limite di Esposizione, cioè massima concentrazione consentita delle nebbie oleose nell’aria) di 5 mg di olio per mc di aria, con gli Harolbio questo valore è nullo.
“Secondo alcuni dati emersi da una ricerca condotta nell’ambito dei lubrificanti impiegati nella lavorazioni dei metalli, il rischio oncologico e quello igienico-sanitario può essere agevolmente controllato tramite riduzione o totale eliminazione degli I.P.A.”, puntualizza Marco Bellini. “L’impegno della Bellini negli ultimi anni ha portato alla creazione di una nuova linea di prodotti di derivazione naturale completamente esente da I.P.A. (idrocarburi Policlici Aromatici) con emanazioni pari a zero anche dopo un utilizzo prolungato (sei mesi).
L’analisi dei risultati di una ricerca condotta su un’azienda campione raccolti prima e dopo l’utilizzo di prodotti della linea Harolbio, ha mostrato che nell’ambiente di lavorazione i livelli di I.P.A. sono decisamente infe¬rio¬ri (-98,1%) a quelli delle lavorazioni con oli tradizionali (i quantitativi minimi ancora presenti sono da attribuirsi all’inquinamento atmosferico generico). Di conseguenza, il rischio oncogeno derivante da questi inquinanti risulta essere totalmente eliminato. In aggiunta a questi benefit, i prodotti della linea Harolbio presentano livelli molto bassi di volatilità. Proprio grazie a questa sua caratteristica, nelle trasformazioni dove Harolbio è impiegato le nebbie di lavorazione sono ridotte a livelli minimi. In aggiunta ai benefit per la salute, la limitata volatilità garantisce ambienti di lavoro più sicuri in termini di rischio di infortuni. Infatti, test empirici hanno dimostrato non solo che nei capannoni delle imprese operanti nel settore del metalworking dove è utilizzato Harolbio le arie sono meno pesanti e più trasparenti, ma il micro-strato di lubrificanti tipicamente presente sulle pavimentazioni è drasticamente ridotto, se non del tutto eliminato. Ne risulta un altrettanto ridotto rischio di scivolamenti e di infortuni da movimentazione carichi”.
Le prerogative di Harolbio sin qui descritte garantiscono innegabili vantaggi di tipo pratico a beneficio dei propri utilizzatori, come ad esempio il prolungamento della durata degli utensili, il forte abbattimento delle nebbie in lavorazione con conseguente risparmio di filtri nelle cappe di aspirazione, le ridotte distorsioni dimensionali dei pezzi, l’incremento dei parametri di taglio, l’elevato grado di finitura superficiale, la riduzione dei consumi sia in termini di energia che di olio.
Nuovi progetti in fase di sperimentazione
La nuova serie di lubrorefrigeranti ecologica Harolbio rappresenta dunque una valida alternativa ai fluidi a base minerale. Inoltre possiede tutti i requisiti necessari per andare alla “conquista” di settori applicativi fino a ieri impensabili con prodotti di questo tipo. Ma la ricerca in casa Bellini non si ferma qui.
“Se Harolbio è un prodotto destinato all’industria meccanica – conferma Marco Bellini – attualmente stiamo sviluppando nuove soluzioni indirizzate alla lubrificazione industriale. Con la linea Idrobio (denominazione che fonde insieme le due “anime” idraulico e biologico) proponiamo un range di oli idraulici e di oli per la lubrificazione dei macchinari.
Lo step successivo consisterà nello sviluppo di fluidi dalle caratteristiche ancora più “sfidanti”: si tratterà di oli in classi biodegrabili. Con questo tipo di prodotto siamo ancora in fase embrionale: prima comunque di essere introdotti sul mercato, i nuovi oli (come tutti i prodotti Bellini del resto) saranno sottoposti a numerosi test, svolti anche in collaborazione con diverse Università. La fase di test in laboratorio dura circa un anno e mezzo, dopo di che il prodotto viene testato sul “campo” da un campione scelto di nostri clienti per un periodo di altri sei mesi.
Riassumendo: con i prodotti a marchio Bellini è possibile ottimizzare ogni tipo di prestazione nel settore della lavorazione dei metalli e, a breve, saremo in grado di ottimizzare anche le lavorazioni in ambito industriale proponendo soluzioni dedicate”.
Proficue collaborazioni con il mondo accademico
Da quanto ha affermato Marco Bellini appare evidente come la collaborazione tra l’azienda di famiglia e il mondo accademico sia ormai diventata strategica per la messa a punto di nuovi prodotti. “Proprio grazie a una di queste collaborazioni è nato il progetto Harolbio”, afferma Andrea Bellini, responsabile marketing di Bellini Srl nonché fratello di Marco Bellini. “Nel 2007 la società ha infatti aderito al bando Driade Dafne, ottenendo così un co-finanziamento a livello regionale che ha contribuito in maniera significativa alla concretizzazione del progetto Harolbio.
Prima di allora avevamo già avuto altre proficue collaborazioni con istituti universitari: dapprima con l’Università di Modena (Dipartimento di Fisica) al fine di dimostrare che le prestazioni in laboratorio di un nostro prodotto fossero concorrenziali.
La collaborazione si è poi intensificata con il progetto Driade Dafne, che ha visto in questo caso la collaborazione tra Bellini e il Politecnico di Milano, oltre che con l’Università di Brescia e con gli Ospedali di Brescia che si sono occupati della valutazione dell’aspetto igienico-sanitario del prodotto Harolbio.
Attualmente, nel 2012, è in essere una collaborazione con il distaccamento universitario dell’Ospedale di Bergamo, che altro non è che il dipartimento di Medicina del Lavoro di Bergamo.
Per la nostra azienda è molto importante poter dialogare con diverse realtà accademiche anziché con una sola: il nostro intento è infatti quello di cercare le eccellenze in uno specifico ambito di pertinenza e di collaborare con l’Istituto più affine in base alle nostre necessità”.
Oltre alla collaborazione con le università, Bellini ha in essere anche un’altra importante collaborazione, questa volta di tipo commerciale, con la tedesca Zeller+Gmelin. Commenta Andrea Bellini: “Questa cooperazione ci inorgoglisce ed è, al tempo stesso, la testimonianza di come uno dei protagonisti del mercato tedesco nel settore della lubrificazione ritenga lo staff tecnico commerciale Bellini il riferimento collaborativo in grado di confermare con i fatti la loro immagine anche in Italia”.
Il “cuore dell’azienda è il laboratorio di ricerca e sviluppo
Ricordare la società Bellini unicamente per i suoi prodotti “green”, o per la sua capacità di creare soluzioni tailor made, oppure per la costante collaborazione con gli istituti universitari sarebbe però riduttivo. I punti di forza che identificano la società Bellini sul mercato sono molti altri ancora.
Come sottolinea lo stesso Andrea Bellini “se ci distinguiamo sul mercato per la nostra diversificata gamma di prodotti, che comprende prodotti sia a base minerale che vegetale, la nostra società si identifica anche per la snellezza della struttura. Ciò ci permette di mantenere un rapporto diretto con i clienti e di non avere intermediari, sia commerciali che tecnici. Il contatto diretto con il cliente è un plus che da sempre ci viene riconosciuto dal mercato.
Inoltre una struttura snella ci consente di essere particolarmente flessibili da un punto di vista produttivo, come ha precedentemente ricordato anche mio fratello Marco. Il nostro approccio è infatti quello di non imporre mai la nostra linea di prodotti standard ai clienti, realizzando per loro – su richiesta – anche nuovi codici di fluidi senza per questo avere il vincolo delle grandi quantità. Non esiste pertanto una richiesta del cliente che non siamo in grado di soddisfare”.
Da ciò si evince come il vero e proprio “cuore” dell’azienda Bellini, nonché punto di forza per eccellenza, sia il laboratorio interno dove l’interscambio di conoscenze e professionalità è garantito da un turnover costante di personale.
“Neolaureati e periti chimici – conclude Andrea Bellini – vengono assunti per un periodo di formazione; in un secondo momento, vengono indirizzati al reparto formulazione per poi passare all’attività vera e propria di ricerca e sviluppo, supportando così mio fratello Marco nel suo operato. Per un certo periodo alcuni periti svolgono anche attività di affiancamento ai nostri commerciali, fornendo così un valido servizio tecnico direttamente ai nostri clienti.
Riagganciandomi alle parole di mio fratello, oltre a essere considerati sul mercato come “consulenti della chimica”, Bellini è anche conosciuta come “portatrice di novità” da un punto di vista legislativo.
L’iscrizione di Bellini a Federchimica, nello specifico Gruppo Aziende Industriali Lubrificanti (GAIL), è per noi un importante stimolo alla responsabilizzazione di ogni scelta e una significativa riprova di un impegno a tutto campo. A nostro avviso aggiornarsi costantemente e sviluppare cultura di settore sono fattori imprescindibili per continuare a essere vincenti nelle moderne sfide del mercato.
Il nostro attivismo ci permette dunque di dialogare direttamente con l’organo legiferante preposto, che è poi il Parlamento europeo, conoscendo così in anteprima quali saranno le leggi che regolamenteranno il settore nei prossimi anni. Questa visione privilegiata del futuro ci permette di sviluppare già oggi prodotti conformi alle leggi di domani. Con i prodotti Bellini dunque i nostri clienti sono sempre all’avanguardia, sia da un punto di vista prestazionale che normativo”.
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